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CASTELLO NORMANNO-SVEVO-LAMEZIA TERME-CZ:


CASTELLO NORMANNO-SVEVO-LAMEZIA TERME-CZ

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Castello Normanno-Svevo
 
Descrizione
Il castello di Lamezia Terme ha origini antichissime. Furono, probabilmente, i Bizantini nel IX secolo, a costruire il primitivo castron, con relativo burgus (Nicastro), per accogliere una ben nutrita guarnigione militare e presidiare il territorio dalla penetrazione longobarda. Il castello, o meglio quello che resta delle sue imponenti mura, sorge maestoso su uno promontorio roccioso a 300 m.s.l.m. a strapiombo sul torrente Canne, nella frazione di Nicastro, a dominare il vecchio quartiere di S.Teodoro.

Tale posizione consentiva un'ottima difesa e il controllo della piana fino al mare. Notizie più certe attribuiscono la data della costruzione vera e propria del castello, al periodo normanno, ovvero tra la fine del XI e l'inizio del XII secolo. Vari ampliamenti furono poi apportati nelle epoche successive. Fra i più consistenti si ricordano quelli eseguiti nel 1198 per ordine di Costanza D'Altavilla e, nel 1235da suo figlio Federico II.

Quest'ultimi lavori si limitavano al restauro del mastio pentagonale e all'ampliamento del perimetro verso la zona bassa. In questo periodo il castello non possedeva cinta muraria ma affidava la sua inespugnabilità, alle difficoltà di accesso al sito garantita dalle asperità della rocca. Anche durante la dominazione angioina il castello fu sottoposto a lavori di restauro. Ampliamenti e ristrutturazioni furono ordinate da Carlo V di Spagna, che lo trasformò in un'imponente fortificazione militare. Nella parte più alta del maniero, si trovava un nucleo fortificato da cui si elevava il maschio esagonale collegato all'ala residenziale da una piazza d'armi, posta in leggera pendenza.

L'accesso principale, collocato verso est, era definito dalle forme circolari di tre torri, appositamente innalzate per difendere l'ingresso del castello. Nel periodo feudale il maniero si trasforma in residenza nobiliare, ospitando la famiglia Caracciolo e successivamente la famiglia D'Aquino. All'inizio del '600, fu invece trasformato in carcere. Con l'azione devastatrice dei numerosi terremoti che si sono abbattuti in questi luoghi, il castello si avvia verso un lento processo di decadenza e abbandono. Nel 1609, in seguito ad un sisma, cadde un torrione e nel 1638 l'intero castello fu gravemente danneggiato da un'altra forte scossa. In tale circostanza, i bastioni caddero sull'abitato ed il castello, allora adibito a carcere, fu sgombrato.

Fu definitivamente abbandonato, invece, in seguito al sisma del 1783. Nel 1992, l'Amministrazione comunale di Lamezia Terme, avvia un intervento di restauro di tipo conservativo, allo scopo di preservare i resti dell'antico castello, attraverso opere di consolidamento strutturale e monumentale. 

fonte:assessorato cultura calabria


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